insintonia

Per essere in sintonia con se stessi, con gli altri e con l'ambiente

Thursday, June 21, 2007

Cinque storie per raccontare gli orrori di una guerra dimenticata





''Savanè. Bambine soldato in Costa d´Avorio'' è il primo libro uscito in Italia che affronta la quasi sconosciuta e grave tematica delle bambine soldato.
Il volume, di Damiano Rizzi e Massimo Zaurrini, con prefazione di padre Giulio Albanese e fotografie di Mauro Corinti, pubblicato da Infinito Edizioni, sarà presentato martedì 5 giugno, alle 19, presso la libreria ''360 gradi sud'', di via Antonio Toscani a Roma. Saranno presenti padre Giulio Albanese e Massimo Zaurrini.

Il libro è nato da un blog tenuto durante una missione umanitaria di Soleterre Onlus da Damiano Rizzi e Mauro Corinti e, grazie al lavoro giornalistico e storico di Massimo Zaurrini.
Si tratta di un'opera che illustra anche la complessa situazione politica della crisi ivoriana.
Nel lungo conflitto che coinvolge da 10 anni la Costa d'Avorio, oltre 20.000 bambine soldato sono state costrette ad imparare il mestiere delle armi. I loro occhi non conoscono lo stupore dell'infanzia.
Hanno dato e subito violenza e sono state costrette a vendere il loro corpo ritrovandosi presto con figli che non potevano tenere e che a volte sono finiti uccisi e sepolti nelle fosse comuni.
Qualcuna di queste ragazzine è impazzita.
In un momento in cui pochi occidentali sono presenti in Costa d'Avorio, questo libro si pone l'obiettivo di ricordare le troppe vite umane sacrificate in una guerra dimenticata in un continente abbandonato.
Savanè è il nome di una ex-bambina soldato.
Nel libro sono contenute le storie di altre quattro piccole costrette a rinunciare alla fanciullezza.
I proventi derivanti dai diritti d'autore saranno interamente devoluti al progetto di Soleterre Onlus che prevede la smilitarizzazione e il recupero delle ex bambine guerrigliere della Costa d'Avorio.
Il libro si può ordinare direttamente collegandosi al seguente sito:
L'articolo è stato scaricato dal sito http://www.vita.it/ su suggerimento di una mia amica, molto coraggiosa, che opera in varie regioni del mondo per la salvaguardia dei diritti umani, in particolare dei bambini.